giovedì 23 giugno 2016


Giorno sei; oggi sono ritornata all'orfanotrofio con Nino, l'ortopedico, che ha visitato quattro bambini che avevano problemi alle articolazioni. Nino li ha visitati e ha dato un primo "risultato" e modo per "curare" queste patologie.
La prima bambina che ha visitato si chiama Mary Adoch, è una bambina affetta da spina bifida con idrocefalo. Questa bambina riceverà domani, venerdì un'operazione per il rilascio dei flessori dorsali dei piedi, cioè questa bambina non  appoggia sui piedi correttamente perché i tendini flessori e adduttori non funzionano per cui durante la sua vita stando sempre in una sola posizione questi si sono modellati e per questo si sono rovinati. Adesso si possono notare delle pieghe sui piedi di questa bimba per aver posto il piede in modo incorretto.

Piaga, e forma incorretta del piede

flessori e adduttori non funzionanti
Mary Adoch

La seconda bambina si chiama Pasca, lei ha una paralisi cerebrale infantile, colpita anche da malaria cerebrale. Lei ha tutti i muscoli ipertonici, cioè è tutta in flessione per cui tutti i suoi arti sono rigidi e piegati. Per sistemare i suoi arti servirà molto tempo perché dovrà prima riuscire con la fisioterapia a raddrizzare gli arti ed in seguito le metteranno dei tutori per farli stabilizzare.

Muscoli ipertesi



Pasca

Il terzo bambino, Jordan ha la spina bifida. Questo bambino riesce a camminare, solo, che, anche lui crescendo ha poggiato i piedi in maniera incorretta. Anche lui ha delle pieghe sui piedi, l'ortopedico ha detto di aspettare che queste guariscano ed in seguito ci metterà il gesso per 40 giorni. Successivamente dovrà portare un plantare per tenere il piede in una corretta posizione. 


Piega


Posizione incorretta del piede

Plantare

Jordan

L'ultima bambina, Cinzia, ha anche lei una paralisi cerebrale infantile. Qualche tempo fa questa bambina ha ricevuto un operazione da un ulteriore ortopedico, questa operazione era per il rilascio della muscolatura/ dei tendini adduttori, cioè questa bambina era bloccata con le gambe accavallate. Ora la bambina ha un simile problema ma alle mani. Una delle due mani non si apre neanche, appunto, ha una dislocazione all'altezza del pollice.





Day six; Today I went back to the orphanage with Nino, the orthopedist, who visited four children who had joint problems. Nino visited them and gave a first "results" and how to "cure" these diseases.
The first girl who has visited is called Mary Adoch, it is a child with spina bifida and hydrocephalus. This little girl will receive tomorrow, Friday, an operation for issuing dorsal flexors of the feet, that this child is not resting on the feet properly because the flexor and hamstring tendons do not work, so during his life always being in one position these will they are modeled and for that you are ruined. Now you can see the folds on the feet of this girl for putting your foot incorrectly.
The second child is called Pasca, she has cerebral palsy, also affected by cerebral malaria. You have all the hypertonic muscles, all her limbs are stiff and folded. To fix her limbs she will need a long time because the first thing she needs to do is to do physiotherapy so her limbs can get straighten and then put on them a support to make them stabilize.
The third child, Jordan, has spina bifida. This child can walk alone, but as the other girl while he was growing he rested his feet incorrectly. He has folds on the feet as well, the orthopedist told to wait for these to heal and then they will put the plaster for 40 days. Then he will have to use a plantar to hold the foot in the correct position.
The last child, Cinzia, she aso has cerebral palsy. Some time ago this little girl has received an operation from another orthopedic that was here before, this was for the release of the muscles / tendons of the adductor, this little girl was blocked with her legs crossed. Now the child has a similar problem but with the hands. One of the two hands dosn't even open, in fact, it has a dislocation of the thumb.

martedì 21 giugno 2016

Penso che la giornata di oggi ed i miei sentimenti siano ben rappresentati dalle foto che posteró per voi stasera.
Vi auguro quindi la buona notte.
A domani















lunedì 20 giugno 2016

Oggi, Nino, l'ortopedico, mi ha portata in sala operatoria. È stato emozionantissimo.
Il caso trattava di un paziente coinvolto in un incidente (triplo tamponamento). Appena arrivato in ospedale, lo hanno portato a fare una radiografia, nella quale i dottori hanno trovato una frattura scomposta nella diafisi del femore. L' ortopedico era pronto a sistemare questa frattura infilandogli un chiodo dentro l'osso per far si che questo fosse e rimanesse in asse. Al Lacor Hospital gli ortopedici non sono sempre presenti e si alternano i turni e contusioni e lesioni vengono trattate nella seguente maniera: prima vengono curati i pazienti che presentano lesione "fresche", ovvero che, essendosele appena procurate, si riescono a sistemare in tempo e poi vengono curate quelle più "vecchie", dove il paziente viene disteso su un letto e poi la gamba, il braccio o ovunque la frattura sia presente viene tirata in modo che non vada a sovrapporsi con nient'altro e rimanga sul proprio asse.
Tornando al caso affrontato oggi dall'ortopedico, quest'ultimo, mentre stava operando ha scoperto un'altra frattura presente al collo del femore, quindi ha dovuto cambiare la procedura ed inserire non uno, ma ben due chiodi che permettessero all'osso di rimanere in asse.
Ho assistito ad un'operazione a cielo chiuso, senza aprire, dove l'ortopedico ha usato una sonda per orientarsi nella gamba. Questa è un'altra esperienza che mai dimenticherò nella mia vita.



Today, Nino, the orthopedist, took me to the operating room. It was amazing.

The case was a patient involved in an accident (triple buffering).
Upon arriving at the hospital, they brought him to an X-ray, in which the doctors found a compound fracture in the shaft of the femur.
The orthopedist was ready to fix this rift shoving a nail into the bone to make sure that this is and will remain aligned.
At Lacor Hospital orthopedic surgeons are not always present and alternate shifts and bruises and injuries are treated in the following manner: first are treated patients with "fresh" injuries, because they are like I said fresh, you can fix them in time and then are treated the older ones, where the patient is lying on a bed and the leg, arm or wherever the fracture is, it is pulled so that it doesn't overlap and it remaind on its axis.
Returning to the case dealt by the orthopedic today, while he was operating he found another fracture present on the neck of the femur, at that point he had to change the procedure and enter not one, but two nails that would allow the bone to remain on his axis.
I attended at a closed sky operation, without opening up the patient, where the orthopedic used a probe to see what happened inside the leg and to move inside it.
This is another experience that I will never forget.








domenica 19 giugno 2016

Oggi, la Dottoressa Laura, fisioterapista, mi ha portata a vedere l'orfanotrofio Saint Jude. L'orfanotrofio si trova a Gulu nel Nord Uganda, fu fondato da Bernadette Akwero, una donna che iniziò a raggruppare bambini nella zona e dargli una casa, alla sua morte nel 1992 la gestione è passata a brother Elio Croce, figura storica per il Lacor Hospital e figura importante che ha affiancato per molti anni Piero e Lucille Corti. Ospita attualmente circa 90 orfani da 0 a 18 anni.
Durante la guerra civile l'obbiettivo prioritario del St. Jude era la sicurezza dei bambini. Oggi l'obbiettivo è la sana crescita e la formazione dei bambini.
Brother Elio Croce ha iniziato la ristrutturazione del St. Jude con l'obbiettivo di formare dei singoli nuclei famigliari, di suddividere gli edifici esistenti in unità abitative.
Ogni "famiglia" è composta da circa 10 bambini e dalla loro "mamy" devono vivere tutti assieme e ciascuno svolge un proprio compito e ne è responsabile.
L'orfanotrofio si suddivide in due parte, in una parte dove ci sono bambini con disabilità e l'altra è, appunto, l'orfanotrofio.
I bambini disabili la maggior parte delle volte non sono orfani, sono solo bambini che magari avendo perso un genitore o un famigliare non possono essere seguiti correttamente dalle famiglie.
La "mamy", per i ragazzi disabili, ha solitamente a sua volta uno o più bambini con una disabilità. Laura mi ha detto che le madri dei bambini disabili spesso diventano le "mamy" appunto per poter aiutare e seguire i loro bambini. Ad esempio, oggi ho appunto visto una madre che aveva non uno, non due ma bensì quattro figli con distrofia neuromuscolare, e faceva da madre anche ad altri ragazzi con diverse malattie.
Invece l'orfanotrofio è composto da bambini che vengono trovati senza genitori, che vengono trovati magari appena nati sul ciglio della strada e portati in questo posto. Qui ci sono dei bambini solari, giocosi e che ti vogliono bene nonostante tu li abbia appena conosciuti. Oggi c'era un ragazzino che non voleva lasciarmi la mano e se io gliela lasciavo anche solo per un secondo per fare una foto lui si metteva a piangere. 


Today, Doctor Laure, physiotherapist, took me to see Saint Jude's orphanage.
The orphanage is situated in Gulu in the North of Uganda, it was founded by Bernadette Akwero, a woman that started taking the homeless children and gave them a home, at her death in 1992 the management passed to brother Elio Croce, a historic figure for Lacor Hospital and an important figure that flanked for a lot of years Piero and Lucille Corti. It currently hosts about 90 orphans from 0 to 18 years old.
During the civil war the priority target was the safety of the children. Today the goal is the healthy growth and the education of the children. 
Brother Elio Croce started the reconstruction of St.Jude with the aim of individual households, to split the existing buildings into residential units.
Every "family" consists of about 10 children and their "mamy" they all live together and each carries its own task and is responsible for it.
The orphanage is divided into two parts, the part where there are children with disabilities and the other that is the orphanage.
The disabled kids usually are not orphans, just kids that have maybe lost a parent or a family member so are not easily followed and helped correctly.
"Mamy", for the disabled kids, has usually got one or more children of her own with a disability. Laura told me that the mothers od the disabled kids often becomes the "mamy" so she can help and follow her child/children. For example, today I have seen a mother that had not one, not two but 4 kids with neuromuscular dystrophy, and she was helping other kids with different diseases.
The orphanage is made by kids that are found without parents, that are found on the edge of the road and they are taken here to the orphanage. Here there are solar children, playful, and who love you even though you have only just met them. Today there was a child that wouldn't let go of my hand and as soon as I let his hand go, even if it was only to take some pictures he would start crying and wouldn't stop.